Purtroppo capita spesso che l’attività motoria venga relegata a persone che non hanno le opportune competenze per affrontare una professione così delicata, di conseguenza spesso si verificano danni che si ripercuotono sulla vita delle persone.
Problema ancora più grave è quando le attenzioni malsane sono rivolte ai giovani.
Vi fareste mai curare da un medico pur sapendo che questo non ha conseguito almeno una laurea in medicina?
Allora perché l’attività motoria può essere relegata a chiunque?
Quando entriamo per la prima volta in una palestra o peggio ancora quando accompagniamo nostro figlio per praticare uno sport ci siamo mai chiesti veramente a chi lo affidiamo?
Eppure il movimento è qualcosa di molto delicato che, come nel caso della medicina, ha a che fare con la salute delle persone.
Un danno provocato oggi a Pierino è un problema che Piero porterà con se per tutta la vita.
Ma chi è realmente la figura Professionale capace di favorire attraverso l’attività motoria lo sviluppo di opportune conoscenze, abilità e competenze, importanti, direi radicali, per la vita?
Insomma, in altre parole, chi è la persona, con cognizione di causa, realmente esperta per proporre “Il Movimento”?
Sulla base di queste motivazioni dal 2007
Il Centro Ricerche SUISM (Unità Operativa Sviluppo e Abilità Motorie), con il dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino
Giulia Bardaglio, Silvia Ciairano, Fulvia Gemelli, Giuseppe Longhitano, Daniele Magistro, Francesca Magno, Danilo Marasso, Giovanni Musella, Simona Nebiolo, Emanuela Rabaglietti, Giulio Rattazzi, M. Fernanda Vacirca, Giulia Zucchetti,
Hanno dato vita a un importante progetto
“Educata…mente Sport”
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