Tavola propriocettiva ad alta frequenza a costo zero senza il supporto del computer


Negli articoli precedenti abbiamo già esaminato l’importanza delle tavole propriocettive ad alta frequenza. Nelle prossime righe si riportano in modo riassuntivo i punti essenziali affrontati negli scorsi articoli 

È stato detto che

 l’utilizzo di una tavoletta basculante con feedback visivo in tempo reale, pur non riproducendo alcun tipo di movimento o attività umana, è in realtà uno strumento altamente specifico per valutare e riprogrammare le funzionalità dei centri sottocorticali deputati al controllo del movimento e al controllo posturale in tutte le condizioni.

Grazie al feedback visivo aumenta notevolmente il numero di situazioni biomeccaniche che il soggetto in appoggio deve gestire nell’unità di tempo: l’inclinazione della tavola ad ogni istante viene comunicata attraverso la traccia sul monitor, la vista la aggancia e la trasmette ai centri sottocorticali che la elaborano per gestire nuove situazioni.

Le normali tavole di Freeman senza feedback visivo consentono di lavorare solo a basse frequenze, ostacolo per il raggiungimento dei benefici voluti. Infatti la conseguenza della gestione di traslazione ad alta frequenza è l’elevato flusso di segnali diretti verso i centri nervosi, che vengono addestrati a interpretarli in modo corretto e a fornire risposte adeguate sempre più rapidamente. Per i centri nervosi si tratta di un efficacissimo esercizio di traduzione simultanea dei segnali propriocettivi, un vero e proprio “corso di lingua full immersion”.

Immaginiamo un pilota di Formula Uno che migliora le prestazioni solo se guida un’auto che consenta di raggiungere alte velocità di gara: percorrere lo stesso circuito con un’utilitaria sarebbe imparagonabile per il basso numero di situazioni da gestire nell’unità di tempo.

Brevissimi periodi di allenamento per un totale di pochi minuti per arto in appoggio mono-podalico con una tavola basculante e feedback visivo aumentano il flusso dei segnali che nascono dai propriocettori e raggiungono i centri nervosi per dare vita ai riflessi, consentendo di migliorare il controllo statico e dinamico con un’importante autonomia della sicurezza del movimento.

Lo sviluppo della capacità di utilizzare a livello subcosciente i segnali propriocettivi rappresenta un’importante risorsa e non solo di tipo riabilitativo (aggiungerei anche per la reatletizzazione), post-traumatico o post chirurgico, ma anche:

  • Un efficace mezzo di prevenzione dell’autonomia del movimento, scelta di compiti motori semplificati, rischio caduta soprattutto per gli anziani
  • Un efficace mezzo di allenamento per migliorare il gesto energetico-tecnico riducendo la spesa energetica e aumentando la forza
  • Un efficace mezzo di allenamento per migliorare la coordinazione, anche grazie a una superiore stabilità dell’arto di appoggio.

Importante sottolineare che, indipendentemente dallo sport praticato, tutti i grandi campioni possiedono una grande capacità di mantenere l’equilibrio.

La strategia archeopropriocettivo-visiva permette il controllo posturale raffinato, caratteristica comune fra i grandi campioni dello sport, e può essere facilmente acquisita da tutti in brevissimo tempo.

Per questo l’utilizzo della tavola propriocettiva ad alta frequenza come mezzo di allenamento durante le sedute di esercizio sportivo potrebbe essere un toccasana per i propri atleti.

Ma…

Qual è il grande problema delle tavole propriocettive ad alta frequenza?

Il grande problema delle tavole propriocettive ad alta frequenza è il loro costo, spesso proibitivo,

per questo ho pensato di trovare una soluzione per ottenere gli stessi risultati ma con costi decisamente minori:

La sfida era quella di cercare di fornire al soggetto feedback visivi relativi alle componenti del movimento senza però (da come si è già potuto intuire) l’utilizzo delle tavolette propriocettive ad alta frequenza.

Si avrebbe potuto pensare all’utilizzo di uno specchio, ma come è ormai risaputo un’immagine allo specchio è troppo complessa affinché le informazioni possano essere elaborate a livello subcorticale.

Allora la soluzione alternativa alle tavole propriocettive ad alta frequenza che si collegano a un PC è stata quella di adoperare un comunissimo laserpoint che,

LaserPoint

collegato al centro della tavoletta propriocettiva, proietta al muro il puntino della posizione della tavola durante il basculamento, come è possibile osservare dall’immagine sottostante:

Il puntino in movimento descrive una traccia per effetto di un’illusione ottica: infatti la rapidità del movimento del laser combinata con la limitata capacità dell’occhio di separare le immagini in un movimento troppo veloce crea un “effetto scia”

Immagine3simile a quella che producono sul monitor del computer le tavole propriocettive ad alta frequenza. Dopo qualche prova con questa risorsa alternativa è stato osservato che i benefici del training risultano i medesimi di quelli ottenuti dalle costosissime tavole propriocettive ad alta frequenza. Tutto questo mi ha indotto a costruire un nuovo strumento più adatto a tale lavoro che riproduce gli stessi effetti ma con costi decisamente inferiori alle tavole già menzionate.

Ovviamente è possibile apportare delle varianti a questa soluzione: si possono usare più raggi laser, messi agli estremi della tavoletta; la fantasia ci può venire incontro.

Un ultimo consiglio: quando si fanno esercizi di propriocezione, per ottenere maggiori benefici, è importante che il soggetto si trovi a piedi scalzi perché ciò sollecita l’attivazione dei propriocettori.

Giulio Rattazzi

Posted by giulio.rattazzi

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